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La scelta del maialino

Quando si decide di acquistare un maialino nano vietnamita bisognerebbe rivolgersi ad un allevatore affidabile.

Innanzitutto un buon allevatore non cederà mai un suinetto di razza vietnamita prima delle 6-8 settimane di vita perché in questo periodo il maialino deve restare con la madre e i frdownloadatellini per poter essere correttamente svezzato e imparare a socializzare. Se un maialino viene svezzato precocemente aumentano in futuro le possibilità di contrarre malattie. Se non avviene una corretta socializzazione con i propri simili sarà più difficile per i proprietari e per il veterinario instaurare un rapporto di fiducia che consenta loro di conviverci e manipolarlo nel caso in cui ce ne fosse bisogno.

Secondo l’esperienza di molti veterinari che lavorano con questi animali, una delle maggiori preoccupazioni per il nuovo proprietario è quello che riguarda la futura taglia del maialino. Nell’articolo precedente abbiamo visto che esistono degli standard che sono stati studiati appositamente per i maialini vietnamiti, perciò un buon allevatore dovrebbe evitare di fare false promesse e piuttosto dovrebbe saper dimostrare che quegli standard verranno rispettimages (1)ati. A tal proposito non bisognerebbe mai fare affidamento sulla taglia della madre (che di solito è presente al momento dell’acquisto) perché il più delle volte si tratta di un soggetto giovane, di età inferiore all’anno, che quindi non ha ancora raggiunto il suo completo sviluppo. Si potrebbe invece chiedere all’allevatore di poter visionare soggetti più adulti, di almeno 2-3 anni d’età, poiché a quest’epoca l’accrescimento è concluso. Si può anche verificare che il venditore conosca gli standard che la NAPPA (North American Potbellied Pig Association) ha imposto per questa razza: un buon allevatore sicuramente li conoscerà.

Attualmente si sono diffuse alcune varietà selezionate geneticamente e chiamate “micro-mini” o “mini-mini” che dovrebbero garantire un peso massimo di 15 kg. Oltre al fatto ad oggi non sono state riconosciute ufficialmente, vi è anche da considerare che animali così piccoli sono predisposti allo sviluppo di molte patologie e spesso non sono destinati a raggiungere l’anno d’età, per cui la scelta di queste varietà viene sconsigliata.

Sicuramente la taglia è un fattore importante da considerare durante la scelta di un maialino, soprattutto se sarà destinato a vivere in casa, ma la cosa più importante che un proprietario dovrebbe saper fare è quella di valutare il suo stato di salute generale. Di seguito verranno date delle indicazioni generali su cui il nuovo proprietario potrà basarsi per capire, per quanto possibile, se il maialino che ha scelto è un soggetto sano o meno:

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Il maialino deve essere attivo e vigile, cioè attento all’ambiente circostante.

Il muso, le orecchie e gli occhi dovrebbero essere privi di scolo e croste.

Non devono essere presenti piaghe o tumefazioni/rigonfiamenti sulla superficie corporea e nelle parti più nascoste.

Bisogna assicurarsi che non vi siano malformazioni a carico del grugno.

Osservare con attenzione il modo in cui il maialino si mantiene in stazione, come si muove, come cammina: non dovrebbe barcollare, presentare zoppie o difficoltà di movimento.

Controllare come il maialino gestisce la minzione e la defecazione: entrambi i processi dovrebbero essere privi di sforzi e indolori;

Osservare il modo con cui il soggetto risponde al richiamo: dovrebbe venirci incontro ed essere curioso della nostra presenza.

Evitare di scegliere maialini che mostrano segni di aggressività o di comportamento ostile o, al contrario, di scegliere quelli eccessivamente timidi o timorosi.

Sarebbe bene richiedere all’allevatore/privato la documentazione sanitaria del maialino; un venditore responsabile avrà i certificati delle vaccinazioni, le registrazioni di nascita e la storia sanitaria del soggetto.

 Oltre che valutare lo stato di salute bisognerebbe assicurarsi che il maialino sia stato correttamente socializzato in quanto sarà più semplice in futuro per il proprietario educarlo e per il veterinario visitarlo. Quando si cerca di “catturare” il maialino prescelto egli strillerà quasi sicuramente: questo è un comportamento innato che i maialini hanno ereditato dai loro antenati selvatici con lo scopo di difendersi dai predatimagesori. Se il maialino smette di strillare poco dopo o non strilla affatto significa che è stato ben socializzato. Se non smette di strillare oppure cerca di mordere sarebbe meglio sceglierne un altro.

Il sesso del maialino non è così importante perché si consiglia in ogni caso la sterilizzazione a meno che non venga utilizzato a scopi riproduttivi. Siccome la sterilizzazione si può eseguire in età precoce e il maialino dovrebbe essere ceduto non prima delle sei settimane d’età, al momento dell’adozione dovrebbero essere disponibili già soggetti castrati.

Infine, se si è alla prima esperienza si sconsiglia di acquistare più di un soggetto insieme, altrimenti i maialini tenderanno ad aggregarsi tra loro e ad escludere gli umani dal loro gruppo. Questo non significa che due o più maialini non possano convivere, anzi, le statistiche ci mostrano come facendo vivere insieme più consimili si possa migliorare la qualità del benessere.

I risultati migliori si ottengono quando, al momento dell’introduzione di un altro soggetto,  quelli già presenti sono già adulti, ben socializzati con i membri della famiglia, possibilmente sterilizzati e non eccessivamente territoriali.

Dott.ssa Alessia Corrarati

Bibliografia e Sitografia

Storer P. Pot Bellies and other Miniature Pigs: everything about purchase, care, nutrition, breeding and training. Ed. Barron’s Educational Series 1992.

Tynes VV. Behavior of miniature pet pigs. Veterinary Clinics of North American: Exotic Animal Practice  2001; 4: 713-734.

Tynes V. V., Hart B. L., Bain M. J. Human-directed aggression in miniature pet pigs. Journal of the American Veterinary Medical Association 2007; 230.3: 385-389.

Tynes, VV. Potbellied pig husbandry and nutrition. Vet. Clin. North Am. Exot. Anim. Pract. 1999a; 2: 193–208.

http://www.merckvetmanual.com/mvm/index.html.

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