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Origini, usi e popolarità del maialino nano vietnamita

Le informazioni che abbiamo circa l’origine del maialino nano vietnamita sono alquanto scarse.Immagine1

Sappiamo che è stato selezionato negli anni ’60 a partire da incroci tra maiali del Vietnam e che per molti anni questi animali sono stati usati nei circhi come oggetto di spettacoli di magia e di divertimento accanto ai clown.

Più recentemente invece, l’introduzione del maialino nano ha richiesto un’attenzione nuova, più profonda, sulla nozione del maiale come animale da comImmagine2pagnia. Da quando furono esportati per la prima volta nei primi anni ’80 in Svezia e Canada, hanno cominciato ad apparire in molti zoo e giardini zoologici, in aree in cui potevano interagire con gli esseri umani. Gli uomini si sono così accorti di quanto fossero docili e affettuosi e iniziarono a desiderare di possederne uno.

L’idea di allevarlo come animale da compagnia nacque per la prima volta nel 1986 quando Keith Connell di Oshawa, nell’Ontario, decise di importare il primo gruppo di esemplari dal Canada agli Stati Uniti, i “Connell’s pig”, che vengono ancora oggi ricordati come gli “yuppy puppy degli anni ‘90”. Da allora la sua popolarità è andata crescendo nel corso degli anni e oggi è conosciuto in tutto il mondo come “potbellied pig”.

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In passato anche molti uomini illustri, tra cui Sir Walter Scott, il Presidente Abraham Lincoln e il Senatore Mark Hatfield, adottarono dei maiali come animali da compagnia.

In tempi recenti il noto attore cinematografico George Clooney è stato famoso per aver posseduto un maialino vietnamita di nome Max che morì nel dicembre del 2006 all’età di 18 anni, lasciando un vuoto nella vita del famoso attore.

Caratteristiche tipiche

Immagine5Tutti i maiali possiedono la capacità innata di grufolare, cioè di scavare il terreno con il grugno, ed hanno un olfatto molto sviluppato. Per queste ragioni e per le sue dimensioni ridotte, il maialino nano vietnamita è stato usato per la ricerca di tartufi e come sostituto del cane nelle operazioni anti-droga.

Data l’analogia anatomica che esiste tra l’uomo e il maiale, quest’ultimo viene spesso utilizzato a scopi scientifici in quasi tutti i campi della sperimentazione (medicina in generale, trapianto, tossicologia, odontoiatria, implantologia, osteologia, reumatologia,..).

Attualmente a questi scopi vengono utilizzati soprattutto maialini in miniatura perché le loro dimensioni ne facilitano la manipolazione e le razze più utilizzate per le sperimentazioni sono il maialino nano Gòttingen, il maiale in miniatura di Berlino, quello di Monaco di Baviera e il Bergstrasser Knirps.

Immagine6Maialino da compagnia

Ad ogni modo il maialino nano vietnamita rimane oggi principalmente allevato come animale da compagnia. Non esistendo un vero censimento, il loro numero in realtà è sconosciuto. I dati più recenti risalgono alla fine degli anni ’90, quando furono stimati negli Stati Uniti circa 150.000 soggetti.

In Europa una ricerca condotta su Google a fini sperimentali ha notato come gli annunci di vendita di maialini nani vietnamiti siano aumentati da meno di 10 nel 2006 ad oltre 1300 nel 2012. Di conseguenza il loro prezzo esorbitante (da 10.000 euro per un soggetto a 20.000 euro per una scrofa gravida) è calato drasticamente nel corso degli anni e oggi è possibile acquistarli a qualche decina di euro.

In ogni caso oggi, anche se non raggiungeranno mai quella dei cani e gatti, la loro popolarità non è da sottovalutare e possiamo intuirla dalla  presenza di numerose associazioni e siti internet dedicati alla razza e dal numero sempre crescente di veterinari consultati.

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La scelta di adottare un maialino da compagnia sembra derivare da molte ragioni: le piccole dimensioni, le abitudini pulite, la spiccata intelligenza, il fatto di essere onnivori e quindi di poter mangiare di tutto e ancora, la bassa incidenza di allergia che provocano negli umani rispetto a cani e gatti, sono tutti fattori che lo caratterizzano e che da sempre hanno contribuito ad accrescerne la diffusione.

Le statistiche però ci dicono che attualmente circa la metà dei maialini nani viene regalata, abbandonata o riportata all’ex proprietario entro l’anno d’età.

Come vedremo, le errate aspettative sulla grandezza e il peso, le difficoltà di comprensione del comportamento innato e l’incapacità di soddisfare i fabbisogni che questo animale richiede, creano una serie di delusioni che inducono i proprietari a disfarsi dei loro tanto desiderati maialini da compagnia.

Alessia Corrarati, Medico Veterinario

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